I crateri, i massi, l'odore di zolfo, il vento tagliente, il nulla vulcanico all'orizzonte, i fumi caldi provenienti da sottoterra pressochè ovunque; se non fosse per tutte le persone che sono sul sentiero penserei di essere sulla luna.
Non pago mi infilo nelle orecchie Ennio e i Sigur Ros a ripetizione. Dilatano lo spazio. E le emozioni.
Viorar Vel Til Loftarasa è una bomba - proprio come il titolo - e ascoltarla qua sembra l'eco che rimbomba nei crateri, e nel petto.
Il coro trionfale di The Mission invece risuona come un inno dovuto, cantato alla bellezza brutale di questi spazi smisurati.
In cima, mi sono seduto sulla riva del Blue Lake mezz'ora. A contemplare. Ho deciso: non mangio, mi sentirei di banalizzare quello che sto vedendo, come fossi in un cinema qualunque.
Invece provo a concentrarmi sul presente, ad assorbire avidamente tutto quello che posso: sensazioni, memorie visive, movimenti del sangue..
Goditi il presente, goditi il presente, goditi il presente, è un dono, poi non torna più.
venerdì 15 gennaio 2010
Tongarico Alpine Crossing/ Emerald Lakes
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